sabato 26 maggio 2012

Statistical analysis and Thumbprints



Ciao! Prima le domande di rito: State bene? Mangiate? (sembro mia nonna) Cucinate? Uscite? Sorridete? Amate??? 



Bene, se avete risposto sì, non posso che essere contenta per voi.  

Oggi vorrei fare con voi alcune considerazioni sulla variabilità statistica degli acquisti alimentari della popolazione italiana. Mi baserò solo sull'hinterland di Milano, ma penso di poter fare un'assunzione generale ed estendere i risultati a tutti gli italiani.
Da poco ho iniziato a lavorare la domenica come cassiera a Carugate, vicino Milano, e quindi per 6 ore di fila, stampo scontrini che rappresentano il cibo quotidiano. Sono sconvolta, non ho mai visto passare la farina! Ma com'è possibile, lo 0% delle famiglie italiane! Questo significa che, per deduzione, le famiglie italiane in media: 

- non cucinano torte; 
- non fanno le scaloppine, ahahahahah ovviamente qualsiasi tipo di 
  infarinatura per le quali bisognerebbe essere grati! 

Ovviamente non rinunciano a preparati per torte, pizze, muffin, tutto pronto, prontissimo, devi solo aprire la confezione. Forse esagero, perchè io sono ancora 'giovane', e non capisco le tempistiche, ma non posso che apprezzare le mie amiche foodblogger che anche con famiglia e lavoro, riescono a sfornare dei piatti degni delle nostre bisnonne dedite alla casa, sono le mie eroine.

Il mio invito: torniamo alle origini, agli ingredienti primari, sostanziali, genuini e fondamenta di ogni piatto.

Evviva la farina!!! :)
Per renderle onore, oggi vi racconto di questi biscottini, chiamati thumbprints, e ho deciso di lasciarli così, non mi sforzo di trovare un nome ingegneristico, è troppo carino così!

Serve ben poco:




Procedimento:

Scaldiamo il forno a 453 K, statico. /* 180°C */
Sbattiamo lo zucchero insieme a 50 g burro ridotto a pomata. Aggiungiamo il latte, anche 2 cucchiai e amalgamiamo finchè il composto non risulta omogeneo.
Incorporiamo la farina, poi impastiamo a mano fino ad avere una palla morbida. /* è morbidissima */
Dividiamo l'impasto in 3 e facciamo tre rotolini da 2,00 cm di diametro. Tagliamo ogni rotolo in 12 pezzi.
Prendiamo ogni pezzettino e facciamo una pallina che a cui andrà applicato uno sforzo di compressione fra le mani. Appoggiamo i biscottini su una placca rivestita da carta forno. 
Applichiamo i nostri bellissimi pollici (thumb) per creare delle zone di minimo, in cui andremo a posizionare la glassa.
Cuociamo per 15 min.
Sforniamo, nel frattempo prepariamo la glassa sciogliendo 60 g di burro e il cioccolato a bagnomaria. 
Con un cucchiaino mettiamo un po' di glassa in ogni cavità e lasciamo rapprendere prima di assaggiare.

Liberatevi delle prove, id est, fate sparire la glassa che rimane: io ho fatto dei cioccolatini, sarà il burro, ma sono venuti una favola!

xoxo

r.



10 commenti:

  1. Confesso: faccio parte di quel 0% di italiani che non compra
    Quasi mai la farina :(
    Ma dovremmo tutte imparare da te... Con questi ingredienti semplici sforni delle vere delizie !
    Lavori anche la domenica : sei davvero una studentessa da elogiare:-)

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    1. ahahahah vaty! Tu sei giustificata, sei la mia guida thai unica e speciale!

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  2. Ciaoo io la farina la acquisto ma dura una vita. Mi serve solo per le crepes, per le scaloppe al vino bianco e per fare la pasta per lo strudel di spinaci che faccio io il resto tutto pronto ma non preparati per dolci nessuno è goloso. La pasta la mangio personalmente forse una/due volte al mese non la digerisco.Acquisto verdure, frutta, carne bianca poca, acqua, bibite quasi mai salvo per nipote quando viene, pesce surgelato anche pronto se non ho tempo di andare alla mia pescheria di altri non mi fido ed ovviamente per l'igiene personale e della casa. Qualche biscotto e marmellata senza zuccheri aggiunti, qualche dado, riso anche quello già pronto insomma la spesa per due grilli di 75 e 68 anni......:o))
    Ma sono d'accordo con te vedo nei carrelli sia di giovani che di anziani tutta roba pronta o da perdere pochissimo tempo per fare purtroppo oggi non si può e non si vuole fare altro.
    Ciaoo e buona domenica.

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    1. edvige dici poco, sei la genuinità in persona!

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    2. Grazie sei molto gentile.
      Aggiungo come nota divertente....ora che vado in vacanza in Austria all'Iperstar cntro commerciale Atrio di Villaco cosa comprono li rimaresti basita....salsicce, ancora salsicce, carne tantissima già marinata sono patiti per il barbeque estivo ed i giornali di cucina offrono mille e più modi, pane ma anche a differenza di noi tanta frutta e succhi naturali loro dicono "vitamine" hanno assortimenti che noi ce lo sogniamo come varieta di succhi, spremute, bibite anche di frutta che noi non conosciamo o poco usate.
      Le bibite dei fiori di sambuco ad esempio e lo sciroppo, poi confetture, dolci pronti e cosa favoloso l'assortimento di minestre...hanno il culto di queste direi a occhio e croce qualche centinaio come varietà in quanto prendono anche quelle in uso nei paesi confinanti...Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Croazia, e sono super buone ovviamente sono in scatola o domopack.
      Altre notizie dettagliate quando torno cerchero di fare foto....col telefonino.
      Ciaoo e buona domenica e scusa il lungo scritto.

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  3. ha ha ha l'apertura "state bene? mangiate?" è sensazionale :-D complimenti :-D grazie per aver partecipato con questi meravigliosi dolcetti, li mangerei anche subito *__* bravissima! e buona domenica :-* alla prossima ricetta!!!!

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    1. Grazie Giovanni!!! sembro molto nonna, ma ho 23 anni! ahahahah

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  4. Neanche io compro mai la farina al supermercato... perché sono celiaca! ;)
    In realtà faccio un largo uso di farine alternative che compro di più al naturasì... vale lo stesso! ;)
    Comunque appoggio in pieno il tuo discorso! :)

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    1. Ovviamente, non mi riferivo alle eccezioni, che statisticamente sono inevitabilmente presenti! :P
      buona serata!

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  5. ciao questi biscottini mi ci vorrebbero stasera che sono cotta dal lavoro e dai preparativi del matrimonio...me li spedisci??? devono essere squisiti!
    baci.
    susanna Coscina di pollo

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